Lavagna per bambini con cavalletto: creatività al galoppo

Lavagna per bambini con cavalletto: creatività al galoppo

Non so a voi ma a me questo gioco ha sempre appassionato tantissimo, forse anche perché non lo reputavo un gioco ma una “cosa da persone importanti” come gli artisti, i maestri o i grandi pittori…
Mi ricordo ancora quando da piccola andavo alla lavagna perché chiamata dalla maestra Graziella a scrivere i primi numeri.
Quella lavagna mi piaceva così tanto che i miei genitori decisero di regalarmi qualcosa di simile (per farmi stare buona anche a casa).
Munita di gessi, cimosa e lavagna ovviamente tenevo le mie lezioni: “1+1 = 2”, scrivevo tutti i nomi e mi sentivo un po’ la maestra: anch’io ero grande e potevo insegnare agli altri.
Quando invitavo qualche amichetto a giocare lei era il desiderio di tutti ed io, lo ammetto, ne ero gelosissima.
Già, i bambini intorno ai 3 anni, iniziano ad essere affascinati da tutti quei giochi che li collocano in un ruolo, che permettono loro di far finta di essere qualcuno o qualcosa di grande: per i bambini essere grande significa essere indipendenti, importanti e autonomi. Allora il gioco diventa lo strumento, l’intermediario che avvicina il mondo dei piccoli a quello dei genitori.
Diventa il mezzo per sentirsi meno piccoli e più importanti, per gli altri e per sé stessi. Inoltre quella lavagna così speciale mi permetteva di disegnare, cancellare e sentirmi anche artista. Allora (più di 30 anni fa) non si parlava ancora del gioco “creativo” così diffusamente: il gioco era gioco.
Quel cavalletto però mi iniziò all’attività creativa del dipingere, del colorare così diverso dal farlo sul banco come tutti.
Oggigiorno al gioco creativo è stato riconosciuto un ruolo perché è un’attività ludica che permette al bambino di sperimentare, provare e manifestare i suoi talenti.
Il gioco creativo è così speciale perché li stimola a usare insieme mani e fantasia divertendosi: si può fare un’esperienza che definirei sensoriale perché coinvolge tutti i sensi, fa conoscere al bambino tecniche e materiali diversi con lo scopo di “creare” qualcosa, senza limiti o indicazioni, qualcosa che è unico perché fatto dal bambino con le sue capacità e la sua immaginazione.
Si può chiedere di più ad un gioco???

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